COME COSTRUIRE UN TEAM DI SUCCESSO: 8 regole di base!
Formazione aziendale / 27/01/20 10:22     A+ | a-

Quanto conta avere team di successo all’interno dell’azienda?
Quanto è importante accrescere l’affiatamento e lo spirito di squadra per raggiungere gli obiettivi di gruppo?

Per migliorare le performance aziendali, investire sulla coesione dei team è fondamentale.



Avere team affiatati e coesi che raggiungono gli obiettivi aziendali è un po' come avere “la gallina dalle uova d’oro”.
Viviamo in un mondo dove accontentarsi è diventato normale, scontato, quasi inevitabile. Ne deriva che ci troviamo ad accettare di buon umore team che vivono conflitti interni, leader restii a delegare, carenza di comunicazione, mentalità volte più al dare la colpa che ad assumersi responsabilità, mancanza di coinvolgimento, purché gli obiettivi vengano raggiunti. Il risultato rischia di diventare l’unico metro di valutazione, senza considerare che se miglioriamo il percorso che compiamo per raggiugere il risultato, potremmo scoprire di essere in grado di raggiungere obiettivi molto più ambiziosi.

Come costruire quindi team di successo??

Ecco 8 regole di base per costruire, mantenere e sviluppare un team di successo.

  1. Identificare ruoli, attività da compiere, obiettivi comuni

  2. Sviluppare doti di comunicazione, relazione efficace, empatia e mutuo soccorso

  3. Gestire i conflitti

  4. Sviluppare l’intelligenza emotiva

  5. Affinare l’organizzazione interna e le procedure operative

  6. Gestire obiettivi di performance

  7. Costruire il desiderio di “successo”

  8. Supervisionare il team autonomo e autogestito

Le regole di cui sopra seguono il naturale stadio di vita di un gruppo di lavoro. Così come le persone nascono, crescono, fanno esperienze e maturano, allo stesso modo i team hanno il proprio ciclo di vita.

1. Identificare ruoli, attività da compiere, obiettivi comuni

Quando formiamo un gruppo è necessario dargli delle regole da seguire. In questa fase il gruppo richiede sicurezze e i membri cercano l’accettazione da parte degli altri membri e la guida del Leader. E’ importante quindi stabilire chi fa che cosa, definire ruoli chiari, specifiche attività da seguire e inserire sin da subito obiettivi comuni. Tutte queste informazioni vanno comunicate all’intero gruppo.

2. Sviluppare doti di comunicazione, relazione efficace, empatia e mutuo soccorso

Nella fase iniziale di costituzione di un gruppo è fondamentale favorire doti di comunicazione e relazione efficace, empatia e mutuo soccorso. Come detto, i membri cercano accettazione e quindi sviluppare un clima di accettazione, comprensione e mutuo soccorso, porta ad un clima più disteso e sereno sul quale poter costruire il futuro del gruppo stesso. In questa fase occorre anche riconoscere ed evidenziare le potenzialità di ogni membro promuovendo l’interazione immediata verso l’obiettivo comune.

3. Gestire i conflitti

Il gruppo ormai è formato ed ha creato la sua identità. Questa è la fase critica del team, quella che evidenzia minor efficacia del team stesso. I vari membri iniziano a perseguire i propri singoli interessi, a confrontarsi per esprimere i propri punti di vista ed opinioni e da qui possono insorgere conflitti. Occorre riportare chiarezza sui ruoli, focus sui rapporti personali/professionali, e riconfermare i processi decisionali all’interno del team.

4. Sviluppare l’intelligenza emotiva

In questa fase occorre sviluppare doti di intelligenza emotiva per migliorare la gestione dei conflitti; ovvero riconoscere le emozioni, proprie ed altrui, ed imparare a gestirle consapevolmente senza farsi sì che siano le emozioni stesse a prendere il sopravvento.

5. Affinare l’organizzazione interna e le procedure operative

A questo punto dello stadio di vita del gruppo, i conflitti sono oramai superati e ogni membro si sente parte del gruppo, accettato e riconosciuto; vi è senso di appartenenza e condivisione dei progetti. In questa fase è importante sviluppare una organizzazione più efficiente e una serie di procedure operative che permettano di aumentare le performance.

6. Gestire obiettivi di performance

Il gruppo è ormai coeso e rivolto agli obiettivi sia personali che di gruppo. Per migliorare i risultati stessi occorre in questa fase porre maggiore attenzione sugli obiettivi di performance oltre che su quelli di risultato, ed avviare una procedura più strutturata di azioni da compiere. Poniamo al gruppo le domande: “Come possiamo migliorare i nostri risultati? Quali azioni possiamo compiere, come singoli e come gruppo, per raggiungere obiettivi più sfidanti? In che modo possiamo portare miglioramento in ciò che già facciamo?”

7. Costruire il desiderio di “successo”

Siamo nella fase più matura del gruppo; le persone sono in grado di prendere decisioni, di collaborare, vi è una forte mentalità volta al bene del gruppo, una propensione a raggiungere gli obiettivi; i membri iniziano a coltivare il desiderio di “successo”. Qui è importante riconoscere l’evoluzione del gruppo e fidarsi della sua stessa autogestione; senza costringerlo in norme, regole, confini che sono già state poste nelle fasi precedenti e non occorre ribadire in questa fase.

8. Supervisionare il team autonomo e autogestito

Qui occorre mantenere una supervisione sul gruppo senza intervenire più in maniera direttiva sulle sue scelte; l’evoluzione dei membri mal tollererebbe uno stile autoritario e direttivo in questa fase. E’ importante quindi riconoscere l’autonomia del gruppo ed attivarlo verso obiettivi sempre più sfidanti ed ambiziosi.

Far crescere un team è un’attività delicata, ricca di stimoli e di pericoli allo stesso tempo. Ma è da qui che si gettano le basi sul futuro di successo dell’azienda stessa: dalla formazione, crescita e sviluppo dei gruppi che la compongono.

E per voi quanto è importante avere team di successo o far parte di team di successo??

2 COMMENTI
Marino Lizza
#1
Gen 28th, 2020 8:39 am
Impostazione ineccepibile. Le 8 aree sono tutte dirimenti.

Due commenti:
1. Nella realizzazione di un piano di crescita tanto ambizioso la scelta delle tappe del percorso è decisiva. Partire dalle aree in cui si è più avanti facilita la cumulazione della fiducia nel percorso stesso.
2. Aggiungerei un'area di lavoro: l'etica

Grazie Elisabetta per la tua riflessione
Elisabetta Zampiga
#2
Gen 29th, 2020 10:01 am
Grazie Marino.
L'etica è sicuramente un'area di lavoro importante e necessaria.

Nel mercato del lavoro italiano c'è ancora tanto da fare per migliorare i team di lavoro, e di conseguenza serenità e produttività.
Personalmente la ritengo una bella sfida, che amo cogliere e cavalcare.
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