COME GESTIRE IL CONFLITTO IN UN TEAM - 5 semplici cose da fare!
Formazione aziendale / 28/02/20 17:39     A+ | a-

Divergenze di opinioni, giudizio, orgoglio, molte possono essere le cause di un conflitto. L’unica certezza è che ad ognuno di noi è capito di vivere un conflitto.

Come possiamo quindi gestirlo al meglio?

Che cos’è il conflitto?

Il conflitto può essere definito come la presenza, nel comportamento di un individuo, di assetti motivazionali contrastanti rispetto alla meta (fonte Wikipedia) o come uno stato di tensione e di squilibrio in cui l’individuo viene a trovarsi quando è sottoposto alla pressione di tendenze, bisogni e motivazioni fra loro contrastanti (fonte Treccani).
In parole semplici il conflitto all’interno di un gruppo nasce dalle diversità che i membri portano dentro al gruppo. Se è vero che ogni persona è unica, diversa ed irripetibile da qualunque altra, è altrettanto vero che nella convivenza all’interno di un gruppo ogni membro porta i propri valori, i propri credo, le proprie motivazioni, i propri desideri, le proprie regole ed i propri metodi operativi.
Ne consegue che appena mettiamo più persone insieme, immediatamente abbiamo gettato le basi per un possibile conflitto. Quindi, se l’insorgere del conflitto è qualcosa di naturalmente innato nel genere umano perché sorge dal mettere in comune le proprie inevitabili diversità, ciò su cui possiamo e dobbiamo porre la nostra attenzione è come gestire il conflitto.

Ecco cosa fare:

1 – scoprire da cosa nasce il conflitto

2 – riconoscere e non rifiutare l’opinione altrui

3 - gestire le emozioni nel conflitto

4-  investire su una comunicazione efficace

5 – ricercare una soluzione win-win (vinco io, vinci tu).


1. Scoprire da cosa nasce il conflitto

Abbiamo detto che il conflitto nasce da una divergenza, ma questa può essere collegata a 3 diversi fattori:
  • Fattori individuali (valori, atteggiamenti, convinzioni, giudizi, bisogni, …)
  • Fattori situazionali (ricerca di approvazione, livello di indipendenza, capacità di assunzione delle responsabilità, differenze di status, …)
  • Fattori organizzativi (scarse risorse, carenza o sovrabbondanza di regole e procedure, definizione dei ruoli, …)
Riconoscere quale fattore è alla base del conflitto è fondamentale per poterlo gestire al meglio. Ritenere che sia dovuto ad una carenza di risorse quando sorge invece da una necessità di approvazione, può portarci a compiere manovre che rischiano di essere più nocive che utili.

2. Riconoscere e non rifiutare l'opinione altrui

Il primo passo da compiere per gestire in maniera efficace il conflitto è quello di rimanere aperti verso l’opinione altrui e non sollevare un muro di protesta o di protezione. Stazionare orgogliosi nella posizione “io ho ragione, tu hai torto” non ci porta da nessuna parte. Nel conflitto fare il primo passo verso l’altro è una mossa vincente, non per abbassarsi ed accettare un compromesso che ci potrebbe causare frustrazione ed alimentare voglia di vendetta, ma per fare un passo di avvicinamento. Se avvertiamo in noi una forte resistenza a questa apertura, possiamo aiutarci guardandola come un, “mi avvicino per comprendere il nemico”. Fare il primo passo per comprendere l’altro ci darà altresì l’occasione per essere compresi a nostra volta.

3. Gestire le emozioni nel conflitto

Le emozioni possono essere o il maggior nemico o il miglior alleato. Se lasciamo che siano le emozioni a gestirci, i nostri comportamenti saranno inconsapevoli, dettati da reazioni, irrazionali, e molto probabilmente non propedeutici al raggiungimento del nostro obiettivo finale. Al contrario, saper riconoscere le nostre emozioni, accettarle e gestirle a nostro vantaggio, è un’arma che potenzialmente può portarci verso tutti i nostri obiettivi.

4. Investire su una comunicazione efficace

Utilizzare una comunicazione assertiva è una mossa vincente all’interno del conflitto. Il linguaggio deve essere aperto, rivolto ad una ristrutturazione positiva della situazione e del contesto; il tono della voce pacato; il linguaggio del corpo rivolto ad un’apertura e positivo. Comunicare efficacemente all’interno di un conflitto significa evitare chiusure, evitare di puntare il dito contro qualcosa o qualcuno, di vedere solo il lato negativo, di usare un tono arrogante. Inoltre è importante rivolgere la conversazione sempre verso i comportamenti dell’altra persona e non verso la persona stessa; ricordiamo di focalizzarci su ciò che l’altro “FA”, non su ciò che “E’”. Nei conflitti il giudizio è parte integrante e difficilmente evitabile e quindi occorre porre particolare attenzione nel giudicare l’altro solo sul piano del FARE e non dell’ESSERE.

5. Ricercare una soluzione win-win

Per poter considerare definitivamente chiuso un conflitto, senza timore di ricadere in situazioni di insoddisfazione che possono portare a comportamenti disfunzionali, occorre giungere ad una conclusione nella quale tutte le parti in causa ne escono da vincitori. Il compromesso può essere una soluzione solo nel momento in cui non è imposto e viene avvertito un bilanciamento tra ciò che perdo e ciò che vinco. Se le fasi precedenti sono state presidiate accuratamente, la soluzione win-win verrà da sola. Chiarire da cosa nasce il conflitto, aprirsi all’altro, gestire le proprie emozioni e investire su una comunicazione assertiva, saranno fattori che apriranno naturalmente la strada verso una soluzione condivisa da tutte le parti coinvolte.

Gestire i conflitti ci permette di vivere sereni, evitare stress, andare d’accordo con le altre persone ed avere successo.

Quindi, cosa aspetti? La soluzione win-win è a portata di mano!

 
 
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